Giampiero Gasperini ha presentato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Como, posticipo del lunedì sera di Serie A. Di seguito le sue dichiarazioni:

Sul Como - "È sicuramente una partita molto attesa, perché il Como oggi rappresenta una realtà consolidata e non più una sorpresa. Non solo per gli investimenti effettuati, ma soprattutto per la qualità dei giocatori e per il livello di gioco con cui affronta le partite, riuscendo a confrontarsi anche con le squadre migliori. Senza dubbio è una delle realtà più interessanti del campionato. Veder giocare il Como è sempre molto piacevole e credo che domani scenderanno in campo due squadre intenzionate a ottenere il massimo, senza troppi calcoli, cercando entrambe di fare la propria gara. Non è una partita decisiva, ma è sicuramente molto importante, perché incide su una classifica molto corta, che racchiude diverse squadre, tra cui lo stesso Como. È una gara di livello. Fabregas ha dato un’impronta chiara al Como, non solo per la presenza di giovani talenti molto interessanti, ma soprattutto per l’identità di gioco. È una squadra che ricerca il risultato attraverso lo spettacolo, con la capacità di variare, in particolare grazie agli esterni che giocano molto dentro al campo. Schiera diversi giocatori offensivi e prova sempre a esprimere quella che è anche la sua scuola spagnola, puntando sulla tecnica e sulla qualità del palleggio".

Su Ndicka ed El Aynaoui - "Ndicka resta, quindi domani sarà disponibile, mentre per il resto vedremo nelle prossime partite. Per El Aynaoui, invece, il Marocco si è appellato alla FIFA e attendiamo la decisione, perché si tratta comunque di una giornata di campionato in cui chi ha giocato sabato o domenica ha potuto utilizzare i giocatori impegnati in Coppa d’Africa, mentre noi giochiamo di lunedì. C’è quindi questa richiesta di non poterli schierare, anche se la giornata è la stessa: su questo aspettiamo la sentenza della FIFA».

Sul bilancio dei primi 5 mesi romani e l'idea di chiudere la carriera a Roma - "Sì, ma non subito. Non lo penso in maniera affrettata. L’impatto è stato molto positivo, anche oltre le migliori aspettative. Sono arrivato con l’intenzione e la speranza di fare un buon lavoro, convinto che questo fosse l’ambiente giusto, ideale per riuscirci. Al di là di quello che si dice, del fatto che Roma sia una piazza difficile e che il mio arrivo non fosse condiviso da tutti, poi parlano il lavoro, le prestazioni, il comportamento dei giocatori e della squadra».

Su cosa manca alla Roma per restare in vetta - "Ci sono tutti gli ingredienti e dobbiamo saperli amalgamare bene per farli emergere. Ci sono tutte le condizioni: il pubblico, una società solida, la possibilità di costruire uno stadio, quella di far crescere una squadra. Se negli ultimi anni ci sono state difficoltà nel raggiungere certi obiettivi, probabilmente bisogna fare qualcosa in più. Non esistono scorciatoie: servono valutazioni corrette, ed è un aspetto fondamentale. Bisogna analizzare bene tutto, lavorare e migliorarsi. Ma le condizioni ci sono, non manca nulla".

Sullo spogliatoio - "Sono arrivati nuovi giocatori e ho ricevuto le risposte che mi aspettavo. È chiaro che, come squadra, abbiamo bisogno di giocare ad alti livelli, considerando il campionato e l’Europa. Servono prestazioni, perché fino a un certo punto può bastare, ma poi il livello deve salire man mano che affrontiamo avversari sempre più competitivi, per raggiungere traguardi migliori. Alle spalle ci sono anche giovani che stanno crescendo. Nel complesso la squadra è stata protagonista fino a ora, soprattutto nel gruppo principale. Tutti si sono sempre allenati molto bene e chi magari era un po’ più indietro ha comunque avuto le sue opportunità. Tutti avranno la possibilità di giocare e conquistarsi spazio, poi le gerarchie esisteranno sempre".

Su Dybala: "Vedremo dopo l’allenamento di oggi. Ha attraversato un momento molto positivo, ma per i giocatori più importanti è fondamentale stare molto bene, perché il calcio di oggi non consente condizioni precarie. Sotto l’aspetto fisico, ma anche nervoso, mentale e motivazionale: sono aspetti che si riflettono nelle prestazioni, in allenamento e in partita. Quando lui sta davvero bene non ci sono dubbi. Un ruolo alla Muriel? Spero anche di più. Per me parla sempre il campo, è l’unica cosa che conta, tutto il resto sono supposizioni. Il campo dà sempre le risposte. Quando è stato bene ha giocato partite intere e più gare consecutive. Il tema è sempre lo stesso, inutile cercare altre spiegazioni"

Su Ferguson: "Non deve essere un giocatore per me, ma un giocatore utile alla Roma, che è la cosa più importante. È stato utile l’altra sera? Senza dubbio sì, come lo sono stati altri. La vera domanda è: sono utili alla squadra per giocare determinate competizioni, a certi livelli, per determinati risultati? È sempre questo il punto. Non è una questione dell’allenatore o del suo modo di giocare. La Roma viene prima di tutto. Quando le prestazioni dei giocatori sono utili alla squadra, allora giocano"

Sulle rimonte mancate - "Se questa situazione si è ripetuta, qualche problema c’è stato. Però il calcio è dinamico e quello che non riesci a fare prima magari puoi correggerlo dopo. Anche questa deve essere una capacità: non può accadere che ogni volta che subiamo un colpo poi perdiamo la partita".

Sulla sfida Champions contro il Como e sui rinnovi - "Per i rinnovi è solo una questione economica, quindi non è un aspetto sul quale posso intervenire. Per quanto riguarda la Champions, lo scontro c’è ed è sicuramente una sfida per l’Europa. Bisogna procedere per gradi: prima conquistare l’Europa, che non è semplice, poi eventualmente la Champions, che è ancora più difficile. È un po’ come in Europa League: intanto abbiamo fatto 12 punti, siamo nei primi 24 e sappiamo che a febbraio la Roma sarà ancora in Europa. Se riusciremo a evitare lo spareggio, tanto meglio. Ma tutto va fatto un passo alla volta. Domani è una partita, un mattoncino: non decisivo, ma molto importante per la corsa all’Europa e, eventualmente, alla Champions".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 14 dicembre 2025 alle 14:43
Autore: Luca Bianchi
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