Gli elogi al collega Gian Piero Gasperini, l'importanza capitale del match, lo sguardo puntato sulle prospettive di zona europea. Nell'intervenire in conferenza stampa in vista della sfida con la Roma di lunedì 15 dicembre alle 20.45, il tecnico del Como Cesc Fabregas ha messo parecchia carne al fuoco. 

Sull'importanza del match contro la Roma     

"La partita che ci attende a Roma sarà piuttosto importante, non voglio spingermi troppo in là. Sono comunque curioso di sapere cosa ci attende, che giocheremo molte partite di fila in trasferta è un fattore positivo. Per me, i ragazzi e la società si tratta della possibilità di compiere parecchia esperienza. Se stiamo tenendo un ritmo da Europa? Diciamo che, al centro di allenamento, si sta facendo una buona esperienza per imparare molte cose. Adesso dobbiamo concentrarci bene sulla sfida con la Roma che sarà assolutamente fondamentale".

Sul rapporto allenatore-giocatori 

"Ognuno ha la propria personalità e il suo modo di vedere le cose, le sue esperienze vissute. Al lavoro si vede una persona e in famiglia se ne vede un'altra. Magari con i giocatori non c'è un vero e proprio rapporto d'amicizia, però, se vuoi che spingano e diano il meglio, devi instaurare quel rapporto di dare e ricevere. Se qualcuno dei giocatori ha un problema personale, mi fa piacere essere per loro come un papà, sopratuttto se parliamo dei calciatori più giovani". 

Sulle caratteristiche della Roma 

"La Roma è indubbiamente una squadra di qualità. Ferguson ha realizzato una doppietta tornando a sgnare. Anche gli altri sono in un buono stato di forma e naturalmente vogliono continuare a fare bene. Lo stesso dovremo fare anche noi per poterci intascare i tre punti".

Sul 2025 del Como 

"Per noi è stato un anno importante, di notevole crescita. Sul piano mentale siamo cresciuti molto, però c'è ancora parecchia strada da fare. Non è importante soltanto vincere, ma creare una mentalità, una cultura, poi viene la vittoria". 

Sulla rimotivazione dopo la sconfitta con l'Inter

"Non ho bisogno di rimotivare i miei giocatori dopo quella sconfitta perchè lo sono già, la colpa per la sconfitta contro l'Inter è soltanto mia. Andiamo avanti, anche Gasperini ha perso a volte quattro o cinque a zero, sono cose che possono accadere. Noi dobbiamo andare all'Olimpico con il nostro spirito di sempre e con l'ottica di continuare il nostro percorso di miglioramento". 

I complimenti a Gasperini 

"Gasperini è sicuramente un tecnico speciale che ha creato una metodologia validissima, ha portato un po' di diversità al calcio italiano. Ci sono diversi allenatori spagnoli e inglesi che mi chiamano per domandarmi perché faccia questo o quest'altro, e io dico semplicemente che questo è Gasperini. Lui ha avuto la capacità di creare un'identità chiarissima e di fare crescere giocatori giovani, ho un rispetto enorme per il suo lavoro"

Sulle condizioni di Morata e sull'impiego di Douvikas  

 "Quando hai un infortunio come l'ha avuto Morata, non ti senti bene qualche giorno. Lui desidera capire di quale entità sia quanto gli è accaduto. Ovviamente è molto dispiaciuto, speriamo possa tornare il prima possibile. Douvikas sta come sempre, non ha mai mancato a un allenamento, è fisicamente molto forte, ha una grande mentalità che lo conduce a fare sempre meglio"

Le opzioni in attacco 

"Abbiamo quattro giocatori offensivi e due di vent'anni, per quanto riguarda Kuhn stiamo attendendo, deve sicuramente fare di più. Abbiamo poi Douvikas, Cerri e altre possibilità. Valuteremo nelle prossime partite. Con quattro attaccanti disponibili per tre posizioni per dieci partite bisogna organizzarsi bene sul piano gestionale. Dopo Roma Diao non c'è". 

Sergi Roberto al posto di Perrone squalificato?

"Perrone è un play assai importante, Sergi è stato molto malato e portarlo è rischioso. Vedremo se potrà venire con noi".  

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Sezione: Primo Piano / Data: Sab 13 dicembre 2025 alle 18:43
Autore: Cristiano Comelli
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