In alcuni casi hanno incamerato risultati netti a favore mai in discussione, in altri, invece, si sono trovate costrette a rimontare per evitare di archiviare la giornata senza neppure un pugno di mosche. In due casi su dodici Torino e Como hanno dimostrato di avere una buona forza di reazione rispetto a iniziali situazioni di svantaggio dando prova di una buona tenuta psicologica e della capacità di non scomporsi nei momenti difficili
Le vittorie nette e le rimonte del Torino - Per quanto concerne i granata, i risultati netti gestiti senza rimonte né necessarie né subite concernono la sfida vinta contro la Roma per 1-0 all’Olimpico e la vittoria contro il Napoli al Grande Torino per 1-0. Altrettante sono state le rimonte compiute da iniziali situazioni sfavorevoli. La prima è emersa durante l’ottava giornata quando, a uno 0-1 accumulato contro il Genoa, seguirono le reti di Sabelli (autorete) e Maripan che consentirono ai granata di portare a casa l’intera posta. Una seconda rimonta è avvenuta nel corso della decima giornata quando, sotto di due reti con il Pisa, il sodalizio allenato da Marco Baroni riuscì a portarsi sul 2-2 per merito di Simeone e Adams che cancellarono il vantaggio nerazzurro derivante da una doppietta di Moreo.
Le vittorie nette e le rimonte del Como - In casa lariana i risultati fausti finiti in cassaforte senza reti subite sono quelli contro Lazio nella giornata d’esordio (2-0) e Juventus (stesso punteggio, ma alla settima giornata). Le rimonte compiute da esiti negativi sono state invece due . Il primo caso fu quello della quarta giornata contro la Fiorentina in cui, dopo il vantaggio di Mandragora, la compagine di Cesc Fabregas riuscì a capovolgere l’esito della contesa nella ripresa con gli autografi realizzativi di Kempf e Addai. La seconda rimonta, sfociata però solo in una divisione della posta, si ebbe due turni dopo contro l’Atalanta al Gewiss Stadium quando, all’iniziale vantaggio orobico con Samardzic, Perrone rispose rendendo la pariglia.
Le rimonte subite - In un caso, invece, il Torino ha subito una rimonta che ha finito per costargli una vittoria ormai data per certa. Nella partita con la Lazio valevole per la sesta giornata, infatti, i granata pensarono di avere messo al sicuro al minuto 95 il risultato con la rete del 3-2 firmata da Coco ma al quindicesimo minuto di recupero la Lazio mandò in frantumi i loro sogni di gloria con il definitivo pareggio di Cataldi e peraltro su calcio di rigore. Nel caso del Como, il primo rimpianto fu alla terza giornata quando, al Giuseppe Sinigaglia, la rete del vantaggio di Paz dopo tredici minuti fu vanificata dal pareggio di Ekuban al 47’ della ripresa, anche in questo caso in pieno recupero. Stesso copione alla giornata numero cinque quando i lariani, contro la Cremonese, furono portati in orbita ancora da Paz ma si videro rimontare da Baschirotto.
Due squadre reattive - La sfida in programma lunedì 24 novembre alle 18.30 al Grande Torino opporrà quindi due compagini che hanno dimostrato in modo più o meno equivalente di saper gestire la partita amministrando situazioni di ampio vantaggio ma anche di sapere risalire la china. Il Como avrà dal canto suo l’opportunità di essere la seconda squadra a riuscire a espugnare il campo dei granata, impresa nella quale, sinora, dall’inizio, è riuscita soltanto l’Atalanta imponendosi con un netto 3-0.
di Cristiano Comelli
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