Giulia Rizzon, capitano del Como Women, ha parlato a TMW: "Un progetto non banale, incentrato non solo sulla donna ma a una sorta di rivoluzione del calcio femminile, o meglio una partenza diversa rispetto a quello che potrebbe essere lo scenario classico del calcio. Basti vedere questo torneo, come ha avvicinato pubblico e calciatrici: i tavolini a bordo campo hanno messo il focus su altro, non solo sull'essere giocatrici. Qui ci sono idee rivoluzionarie, a partire dai fotografi, dagli shooting, dall'unione con la moda: si vuole far appassionare in modo diverso i tifosi che seguono il calcio femminile. La divisione pubblico-atleta vuole essere un po' abbattuta, a sottolineare quanto tutti si abbia la stessa passione: chi gioca e chi guarda. Cambia il concetto di rapporti e relazioni".

È forse giunta l'ora di rivoluzionare anche le riforme, il professionismo femminile solo in Serie A non può bastare...
"Dobbiamo partire da un concetto realistico, ovvero che noi donne abbiamo per forza l'obbligo di fare risultati importantissimi per fare sì che puntino su di noi. Colgo anzi l'occasione per fare i complimenti alla nostra Nazionale, arrivata in semifinale a Euro 2025 che ci ha dato modo di farci vedere ancora di più, ma i passi da fare in avanti sono ancora tanti: abbiamo bisogno di persone, sponsor, pubblico, tanta gente che ci segua e ci voglia seguire, non perché portiamo i pantaloncini corti ma perché stiamo facendo un gioco che ci piace fare. E che ci impegniamo a fare nel migliore dei modi. Spero si facciano più passi avanti nel miglior tempo possibile".

Sezione: Women / Data: Lun 18 agosto 2025 alle 15:36
Autore: Niccolò Anfosso
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