Beppe Bozzo agente di Alvato Morata ha parlato in esclusiva sulle colonne de il quotidino TuttoSport. Ecco uno stralcio dell'intervista: 

Alvaro andò via dalla Juve con un velo di tristezza, ma poi tornò in bianconero nel 2020.
«E pensare che nel 2017 fu davvero ad un passo dal Milan. La proprietà cinese lo voleva, furono molto vicini al tesseramento. Lui voleva tornare in Italia, ma i ritardi sul closing dei rossoneri complicarono tutto».

Morata ha spesso deciso le partite secche. Poi questa caratteristica è diventata una sorta di etichetta, non sempre positiva. L’ha penalizzato questo?
«C’è solo una cosa che a livello mediatico gli ha complicato la carriera: il suo spirito di sacrificio. Tutto il lavoro sporco in fase di non possesso. Apprezzato dagli allenatori, da tutti quelli che ha avuto, ma ovviamente ha un po’ compromesso l’apporto in zona gol. Pochi attaccanti si vogliono sacrificare come lui: anche per questo ha lasciato bellissimi ricordi dappertutto».

Alvaro è mai stato vicino ad un terzo ritorno a Torino?
«Sì, nel 2023. Lo voleva Giuntoli. Eravamo d’accordo su tutto, ma davanti la Juve aveva una maxi affollamento e non riuscirono a trovare la collocazione Il suo spirito di sacrificio lo ha spesso penalizzato in zona gol giusta per il ritorno di Morata, che ci ha sperato tanto».

Cosa ha lasciato Morata alla Juve?
«Nel 2014 ha trasmesso una mentalità vincente ai compagni, anche se era molto giovane. Aveva appena vinto una Champions League e ha sempre portato una ventata d’aria fresca in tutti gli spogliatoi».

Sezione: News / Data: Ven 17 ottobre 2025 alle 08:45
Autore: Daniele Luongo
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