Giornata di conferenza in casa Como oggi in vista della sfida di Parma di sabato pomeriggio. Cesc Fabregas ha così presentato la partita: "Dossena e Sergi Roberto ancora infortunati,  Jesus Rodriguez ultima fuori poi dovremmo esserci tutti, probabilmente lascerò a casa Addai visti gli impegni ravvicinati, ci sto pensando. Diao e Kuhn potrebbero già giocare, ma vediamo. Kempf e Ramon stanno bene, Carlos si è ripreso. Miglioramento in difesa? Sì prima ogni volta che gli avversari calciavano era gol, poi abbiamo lavorato, mi piace lavorare, l'ho sempre fatto dal primo giorno in Primavera, e siamo migliorati anche in fase difensiva. Poi sono arrivati giocatori come Diego Carlos e Ramon che ci hanno dato una bella mano, Kempf è in forma, Valle ha portato fisicità, Smolcic e Posch stanno crescendo, insomma un insieme di fattori".

Sulla squalifica: "Dall'alto della tribuna la partita si vede senz'altro meglio, si comunicano meglio certe dinamiche, si vede subito come ti stanno saltando, l'ho vissuta in maniera positiva. Ma la squadra ha bisogno di me e io sono molto legato a loro. Cuesta? L'ho conosciuto due anni fa quando ho fatto il patentino Uefa A a Londra, un ragazzo intelligente, mi ha chiesto informazioni sul calcio italiano, abbiamo parlato due ore e mi ha fatto piacere conoscerlo. E' giovane ma ha già esperienza, ha fatto una semifinale di Champions con Arteta che è uno dei migliori allenatori del mondo. E' ancora all'inizio ma sta facendo bene, è difficile leggere questo Parma, con Torino e Lecce hanno giocato con coraggio provando anche alcune cose interessanti".

Sulla partita di Smolcic e Moreno contro la Juve: "Smolcic per me è un giocatore importante, non ce ne sono tanti così, sono come piccoli soldati, se va contro il muro e non lo rompe, ci riprova. La squadra è competitiva e sta crescendo, è un piacere lavorare con questi ragazzi. Ha preso giallo dopo 22 minuti contro Yildiz ma lo ha gestito con intelligenza, lo abbiamo tenuto in campo fino a 15 minuti del secondo tempo, a volte quando giochi contro squadre come la Juve che fanno tanti uno contro uno rischi. Stiamo andando bene e penso che questa squadra possa crescere ancora aggiungendo ancora 3-4 cose".

Sul suo ruolo: "Provo a essere un leader, mi sento il massimo responsabile e cerco di stare sempre vicino alla squadra. Appena promossi non vincevamo senza Kone o Diao, ora i calciatori ascoltano, imparano, giocano a mente aperta. Se sbagliano no problem, hanno fiducia, siamo dentro questa bolla. Sanno cosa devono fare, devono sentirsi liberi però mi arrabbio se non facciamo gol per primi o se sbagliamo alcune cose. Chi gioca se lo deve guadagnare, devono dimostrare in quei minuti in campo, devono cercare di far sempre meglio del compagno, devono essere tutti giocatori-allenatori e che tutti sentano di poter entrare".

Diao: "Si è allenato tutta la settimana, ho parlato con lui e con i medici, siamo fiduciosi, sto pensando se può giocare dall'inizio. Sicuramente sta meglio". 

Su Milan-Como a Perth: "Ancora non c'è una decisione definitiva, io ho detto 3 mesi fa cosa penso e lo confermo. Ho la mia opinione personale ma sono un dipendente del Como e lavoro per la società e i tifosi. I tifosi non dormono per seguire la squadra a Lecce, pagano di tasca propria, è giusto rispettarli. Però anche la società ha fatto un comunicato su questo argomento. Poi in Spagna hanno preso una decisione diversa, tutti i capitani hanno mandato un messaggio, se si manda un messaggio forte le cose possono cambiare".

Infine sull'ex Cutrone: "Patrick è forte, lo seguo sempre, cercheremo di non farci fare gol. In area è bravo, sa mettersi bene col corpo, difende palla. Sta giocando anche da esterno, lo ha fatto anche qui ma si arrabbiava. Lo sento ancora come un mio giocatore e gli faccio un in bocca al lupo per la stagione, ma non per sabato. Lo conosciamo e cercheremo di non farlo giocare come sa".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 16:25
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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