Il Como è ambizioso e pensa in grande, ma per partecipare alla Coppe europee ci sono due caratteristiche fondamentali da ottenere: la prima riguarda lo stadio, mentre la seconda è il fair play finanziario. Partiamo dalla questione stadio, dove la UEFA richiede una capacità bassa per le fasi iniziali delle competizioni europee, infatti per ottenere la licenza sono sufficienti 8 mila posti. Dai quarti di finale in poi cambia tutto perché la capacità deve essere per forza maggiore, ma la UEFA all'inizio di ogni stagione stabilisce le regole per le varie fasi delle Coppe. Per quando riguarda il Como, il nodo principale sembra riguardare le infrastrutture: dai parcheggi e postazioni per i media agli impianti di illuminazione passando per le aree di primo soccorso e gli arredi degli spogliatoi perché il Sinigaglia non soddisfa tutti questi requisiti. Per questo motivo, infatti, la società lariana aveva richiesto e ottenuto la licenza Uefa per lo stadio dell'Udinese. 

Passiamo adesso al discorso fair play finanziario, dove vengono tenuti sotto controllo alcuni parametri tra cui la spesa per gli stipendi degli atleti e allenatori che non deve superare il 70% dei ricavi e il club deve essere in grado di poter far fronte alle passività. Chi non rispetta questi paletti finanziari va in contro a sanzioni economiche, restrizioni sul calciomercato oppure all'esclusione dalle competizioni europee. Infine, ci sono altri criteri di tipo organizzativo e legale da rispettare, infatti per la licenza bisogna avere un settore giovanile con l'obbligatorietà di squadre in determinate categorie, ma su questo aspetto il Como non ha nulla di cui preoccuparsi. Un altro criterio riguarda la sostenibilità sociale e ambientale, dove ogni società deve presentare progetti sociali legati a questi ambiti, campagne di inclusione, iniziative contro il razzismo e di sensibilizzazione su temi ambientali.

Sezione: News / Data: Mar 28 ottobre 2025 alle 12:00 / Fonte: La Provincia
Autore: Luca Fiore
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