L'esterno Jesus Rodriguez, out da tre partite per squalifica causa espulsione nel match contro la Cremonese, ha rilasciato un'intervista ai canali del Como in cui ha parlato dell'Italia, della sua Spagna e del suo allenatore: "Mi sto adattando bene. Mi sento molto a mio agio con tutti i miei compagni di squadra e con quelli che conoscevo già come Diao, Ramon e Alex Valle. Sinceramente mi sento bene e mi stanno aiutando molto".

I suoi compagni di origine spagnola hanno accelerato l'ambientamento sia dentro che fuori dal campo: "Mi stanno sostenendo in tutto, dall'apprendimento dei meccanismi di gioco alla vita giornaliera qui a Como. Sta andando tutto alla grande. Vivo praticamente di fianco ad Alex Valle e ad Assane e qualche volta ci vediamo in giro per la città". Riguardo la scelta di vestire la maglia dei lariani si è così espresso: "Ho conosciuto un progetto ambizioso che crede nei giovani e non ha paura a farli giocare, un modello di gioco chiaro e una visione innovativa. Questa percezione c'è anche in Spagna, è un club che sta crescendo e se continua così, presto sarà tra i migliori".

Il giocatore classe 2005 ha vestito la maglia del Real Betis per 5 anni e ha raccontato com'è stato lasciare la sua casa e famiglia: "Lasciare quella che è stata la mia casa per quattro o cinque anni è stato difficile. Avevo tutto lì: la mia famiglia, i miei amici, tutto. Lasciare il club è stato doloroso anche perché avevo costruito rapporti profondi con tanti compagni, con i magazzinieri, con i fisioterapisti. La vita mi ha offerto un'opportunità e non potevo farmela scappare. Sono felice della scelta di venire al Como e spero un giorno di fare ritorno a quella che è stata la mia casa.”

Rodriguez ha parlato anche del suo allenatore Cesc Fabregas: "Durante ogni allenamento c'è tanta intensità. Il mister è un campione del mondo, quando ti allena una persona così, credi ancora di più nelle sue idee. Per noi esterni insiste molto su un pressing ad alta intensità e sull'uno contro uno affrontando direttamente i nostri avversari. In attacco siamo tanti, ma la competizione è sempre positiva, ti aiuta a migliorare ogni giorno e a non abbassare l'intensità in allenamento".

Infine, l'esterno del Como ha concluso l'intervista parlando delle differenze tra Spagna e Italia: "In Spagna il calcio è più tattico, mentre in Italia è più fisico, ci sono duelli in tutto il campo, invece in Spagna non ci sono così spesso". Sul suo obiettivo personale ha aggiunto: "Voglio tornare a divertirmi con il calcio. C'è stato un momento in cui ho smesso di divertirmi mentre lo facevo. Non posso perdere quell'entusiasmo e la voglia di allenarmi, quindi giorno dopo giorno voglio tornare a divertirmi e mostrare la versione migliore di me stesso".

Sezione: Focus / Data: Lun 27 ottobre 2025 alle 11:15
Autore: Luca Fiore
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