"Il vero problema non è l’Australia" a dichiararlo sull'edizione odierna del quotidiano Tuttosport è Umberto Calcagno il presidente dell’Associazione Calciatori:

"Il problema non è certo la partita in sé, dato anche che resterà un evento eccezionale. Anche se viene giocata a 28.000 km di distanza, con fusi orari e cambi di temperatura duri da affrontare. Resta il dubbio se sia questo il modello da inseguire»

L’abbiamo già sentita: si gioca troppo.
«Il problema non è solo questo: i grandi calciatori hanno già accettato che si debba giocare di più e si debbano cercare nuovi ricavi. La preoccupazione è legata all’impatto sulle loro prestazioni: per fare un esempio, Bastoni l’anno scorso ha giocato più di 70 partite. Però molto probabilmente non ha giocato la settantesima allo stesso livello psico-fi sico della cinquantesima. Credo si debbano rimettere le persone al centro del progetto, e parlo anche dei tifosi».

L’obiezione più immediata: visti i guadagni, i calciatori non possono lamentarsi.
«Se hanno ingaggi importanti è perché sono forti e generano ricchezza. E anche stipendi alti non giustificano il superamento di certi limiti: noi siamo affiancati alla Lega Serie A in una causa intentata, come sindacato mondiale e come leghe europee, contro la Fifa».

Sezione: News / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 09:16
Autore: Daniele Luongo
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