Mirwan Suwarso, presidente del Como ha rilasciato un’intervista in esclusiva a SportItalia Tanti gli argomenti da lui trattati da Nico Paz fino alla gara a Perth tra Milan e Como. 

"Siamo felici di essere a supporto della Lega, è un loro iniziativa per rendere il calcio italiano sempre più internazionale. Quindi come parte della Lega siamo molto felici di dare il nostro contributo. Giocare più spesso all’estero? Non è il mio lavoro, sarebbe una decisione che deve prendere la Lega, ma come membro dovrei dare il mio voto come tutti i 20 club della Serie A. E qualunque sia la decisione presa la seguiremo”. Su i tifosi: “Se la Fifa e la federazione Australiana approvano farebbe parte dei nostri piani portare parte dei nostri tifosi a seguire il match con il Milan, come abbiamo fatto quando siamo andati in America due anni di fila, in North Carolina, abbiamo sempre portato i nostri tifosi molto probabilmente faremmo lo stesso“.

Su Nico Paz: “Non mi importa della situazione che abbiamo con il Real, è una situazione che abbiamo concordato fin dall’inizio. Al Real Madrid è permesso ricomprarlo ogni volta che vogliono. Sta poi a Nico decidere cosa vuole fare del suo futuro. Noi siamo molto felici di averlo, vorremmo costruire una casa per lui a Como ovviamente. Penso che siamo una casa per lui, ha scelto di rimanere in questa stagione e ce lo godiamo giorno per giorno. Vediamo come andrà, se tornerà a Madrid la prossima stagione. Il Real Madrid ha tutto il diritto di farlo. Resterà con noi? Dipende se Nico lo vorrà o no”. 

Sul tecnico spagnolo ha poi parlato così: “Non credo che in nessun business tutti restino per sempre. Non solo nel calcio bisogna avere sempre un piano B, non solo per l’allenatore ma anche per tutti i dirigenti e come azienda lo facciamo è qualcosa che la proprietà sa che è obbligatorio fare. Hanno già qualcuno per sostituire anche me. So chi siamo noi, lavoriamo con tutti e li facciamo crescere, è lo stesso per il CEO, è lo stesso per ogni posizione dobbiamo sempre pensare a chi ti sostituirà se succede qualcosa. Fabregas non abbiamo mai pensato ci avrebbe lasciato, lui non è solo l’allenatore è un azionista ed è una persona che ha costruito la filosofia del calcio del club. Lui oltre a scegliere le persone che stanno nel club deve aiutare anche a scegliere il suo eventuale sostituto se un giorno volesse andare via“.

Su obiettivo Europa: “Mi fa ridere quando la gente parla di obiettivi nel calcio, perché a me non interessa, siamo qui per costruire un business, costruire una squadra di calcio sostenibile. Compriamo giocatori giovani, perché vogliamo far crescere il loro valore al fine di venderli. Vogliamo avere un club che sia bello da guardare. Se vinciamo, alla grande, se arriviamo 6-7-8^, fantastico. Non perdo il sonno per questo e non ho mai messo un obiettivo dove dovremmo arrivare. Dobbiamo rimanere in Serie A, ovviamente, ma dobbiamo assolutamente seguire la nostra priorità che è far crescere la gente in modo che i proprietari non debbano mettere soldi perché altrimenti non è un business, è un ego, un ambizione. Non siamo nel business dell’ego. Vogliamo creare una squadra di calcio sostenibile, che non richiede l’iniezione di denaro ogni singola volta e ci vorrà molto tempo, ci vorrà un duro lavoro. Entrare in Europa, entrare in Champions League è l’ultimo dei nostro obiettivi in questo momento è troppo presto“.

Sul mercato di gennaio: “Posso dirti che non abbiamo un budget, abbiamo finito tutto il budget per questa stagione. La scorsa stagione è stata diversa, è stato il nostro primo anno e la squadra cambiava stile di gioco. Quando siamo arrivati in Serie A abbiamo giocato in un modo. Abbiamo comprato giocatori per giocare in un altro modo preciso. Improvvisamente abbiamo avuto Nico Paz, Perrone, Sergi Roberto, che hanno permesso a Cesc di creare un tipo di calcio diverso. Così a gennaio gli abbiamo portato calciatori più adatti al suo calcio. Il lavoro per questa stagione è già stato fatto tutto. Abbiamo abbastanza per sostenere la squadra. Abbiamo ampliato la squadra dove eravamo incompleti nella scorsa stagione. Non abbiamo quindi nulla in programma per Gennaio. Voglio dire, se finiamo a spendere lo stesso tipo di denaro o vicino a quello che abbiamo fatto lo scorso gennaio, offrirò il pranzo a tutti gli altri presidenti di Serie A è una promessa“.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 13 ottobre 2025 alle 11:45 / Fonte: sportitalia.it
Autore: Daniele Luongo
vedi letture
Print