Il tecnico del Cagliari Fabio Pisacane ha parlato oggi in conferenza stampa in vista della partita di domani contro il Como: queste le sue parole riportate dal sito ufficiale dei sardi.

UN PENSIERO PER GIGI RIVA
Inizia il mister con un doveroso pensiero per Gigi Riva, che nasceva 81 anni fa a Leggiuno (Varese) per iniziare nel 1963 la sua leggenda. “Inizio con un pensiero per Gigi Riva. Con i suoi valori, il suo silenzio e la sua educazione ci ha fatto capire come fare questo mestiere e come onorare il Cagliari e la Sardegna oltre i confini del rettangolo verde. Oggi non è un giorno qualsiasi, mi auguro che ci possa far mettere ancora di più in partita per omaggiarlo al meglio già da domani”.

LA GARA DI COMO
“Tutte le partite sono difficili. Ora stiamo raccogliendo poco in particolare per demeriti nostri, non mi piace appellarmi ad altro e avere alibi. Non abbiamo raccolto abbastanza in termini di punti, ci auguriamo di fare uno step in più già da Como. Recuperando alcuni giocatori si è visto un Cagliari diverso nell’ultima gara. È chiaro che quei calciatori ti possono far fare un salto in più dal punto di vista del palleggio. Ma bisogna fare qualcosa in più, tutti, a partire da me”.

POSSIBILE FORMAZIONE
“Quando ho dei giocatori a disposizione è difficile cambiare assetto (riferimento in primis a Mina e Luperto, ndr). La base è il 4-3-3 o il 4-3-2-1. Tanti giocatori che abbiamo visto a Roma potranno essere della partita dal primo minuto, vedremo poi le scelte”.

L’AVVERSARIO
“Il Como ha un gioco collaudato, è una squadra che va poco in verticale e in diagonale. Gioca attorno alla pressione, cerca di dilatarti e punta su attacchi diretti. È una squadra che sta attraversando un buon momento, ha energia. Domani sarà una partita tra squadre che hanno parecchi giovani, che vogliono giocare a calcio. Con Fabregas ci confrontiamo spesso, sono felice di incontrarlo, siamo in contatto e abbiamo passato momenti importanti insieme durante il Master”.

DEIOLA E IL CENTROCAMPO
“Il centrocampo a Roma ha fatto bene sul piano del palleggio, ma ha faticato sotto altri aspetti. Abbiamo faticato per riprendere la linea con Prati e Adopo e sono arrivate le occasioni laziali perché non abbiamo lavorato bene sulle transizioni. Sono soddisfatto a metà, così come i calciatori. Le prestazioni individuali passano dai risultati collettivi e viceversa: io e i ragazzi non ci sentiamo tranquilli o soddisfatti perché abbiamo fatto delle cose buone pur perdendo, vogliamo tutti di più. Con il Sassuolo abbiamo fatto due passi indietro, contro la Lazio uno in avanti. C’è bisogno di un contributo in più dai giocatori. Folorunsho può avere un rendimento migliore e lo sa, Deiola rimane ai box: speriamo di riaverlo dopo la sosta parzialmente in gruppo e che possa giocare col Genoa, vedremo”.

CAPRILE IN NAZIONALE
“Elia merita la convocazione in azzurro. Ha dimostrato di avere talento e personalità. Meritava questa chance. Lui sa che può crescere ancora di più, è uno di quelli che si sta caricando il gruppo sulle spalle. Ha molta autorevolezza, deve continuare a lavorare come sta facendo: può ambire a fare grandi cose. La convocazione non lo cambierà di una virgola: è molto attento alla cura dei dettagli, arriva per primo e va via per ultimo dal campo. La squadra è felice per lui, Elia è voluto bene da tutti. Speriamo che possa coronare la convocazione con una vittoria domani”.

CAVUOTI E RADUNOVIC
“Cavuoti è cresciuto qui, lo conosco bene. Ha qualità, ora deve fare un inserimento graduale, ma in Coppa Italia ha dimostrato il suo valore: mi auguro di dargli più minutaggio in futuro. Gerarchie portieri? Per condizione, Ciocci ha perso terreno dopo l’infortunio alla caviglia: nutre della mia stima e deve continuare a lavorare, in Coppa Italia ha dimostrato affidabilità. Caprile è il primo portiere, Radunovic il secondo. Non mi sento di dire che Ciocci è il terzo, è un ragazzo che può dire la sua alle spalle di Elia”.

IL MOMENTO DI PRATI
“Prati ha fatto una partita ordinata in casa della Lazio. Insieme a Gaetano a tratti hanno avuto il pallino del gioco in mano. Mi sono piaciuti, per coraggio e personalità. L’errore di Prati contro la Lazio? Poca lucidità in un momento topico. È stato un errore di valutazione, ma non mi sento di condannare i calciatori per un errore tecnico. Prati sicuramente ha bisogno di calciatori con caratteristiche diverse dalle sue per rendere al meglio, fa più fatica quando è chiamato in avanti e deve poi rincorrere per tanti metri, ma è una questione di peculiarità di questo e quell’atleta, sicuramente con due elementi di quantità accanto rende al meglio”.

L’ATTACCO CONTRO IL COMO
“La squadra ha bisogno di un riferimento davanti. Contro il Bologna volevamo attuare un piano gara diverso, ma una squadra come la nostra ha bisogno di un terminale offensivo come Borrelli, Kilicsoy o Pavoletti. Domani giocheremo sicuramente con un centravanti”.

Sezione: L'Avversario / Data: Ven 07 novembre 2025 alle 14:09
Autore: Redazione TuttoCalcioComo
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