In vista della seconda partita di campionato in programma sabato alle 18:30 contro il Bologna, ha parlato il tecnico del Como, Cesc Fabregas. Di seguito la conferenza stampa direttamente dal centro sportivo di Mozzate.

La prossima avversaria, il Bologna, ha tipologie di giocatori diverse rispetto alla Lazio. Sugli esterni giocherà ancora Vojvoda?
Il Bologna è una squadra molto differente, confermo. Sono forti, l'anno scorso hanno vinto la Coppa Italia. I giocatori si conoscono tra loro, sono un gruppo collaudato. Kuhn si sta allenando in modo più intenso e ha forzato tutta la settimana. Addai pronto dal 1'? Non lo so, devo parlare col medico. Abbiamo diverse opzioni, valuteremo domani per l'allenamento".

Ci parla delle condizioni di Diao e Perrone?
"Per Perrone crampi, ma si è allenato in settimana. Le condizioni di Diao mi preoccupano sinceramente: non sta bene a partire dall'infortunio dell'anno scorso. Se dopo 4 mesi e l'operazione succede qualcosa di piccolo mi preoccupa. Si tratta di un giocatore importante e duttile, che conosce bene le dinamiche rispetto ai nuovi arrivati. Non so quanto starà fuori, verrà comunicato. Non sono un dottore, gli specialisti stanno esaminando la situazione. Non è una frattura, è un problema nella zona dove ha messo la placca. Per il resto, stanno tutti bene tranne Dossena".

Squadra che vince non si cambia?
"Domenica abbiamo fatto una buona partita, ma non sempre usciranno partite come quella di domenica. Non solo perché ci siamo noi, ma dipende anche dagli avversari e dobbiamo adattarci. La Lazio gioca da dietro mentre il Bologna te la mette dietro la linea difensiva, hanno due esterni fortissimi, centrocampisti forti sulle seconde palle. Partita molto diversa".

Cutrone è partito, Gabrielloni sta per farlo...
"Cutrone lo posso solo ringraziare, è un prestito e non un addio definitivo. Quest'anno farà 10-12 gol in Serie A, è un giocatore che ha reso possibile la promozione dalla Serie B alla A. Ha sempre dato la vita per il Como, vuole andare al Mondiale e qui non posso garantirgli chi gioca e chi no. Con Gabrielloni ho avuto una chiacchierata informale, spero di averlo convinto a restare. La sua presenza qui è importante a livello di leadership e spogliatoio".

Qual è lo step di processo del Como? Anche in relazione all'Europa...
"Ogni settimana fate la stessa domanda. Dobbiamo migliorare quanto fatto l'anno scorso. Il presidente ha detto che non potremmo permettercelo? Sicuramente valutare i giocatori che abbiamo in rosa...".

L'inizio di Ramon lo rende orgoglioso?
"Sì, sono contento di lui, ma d'altronde come di tutto il gruppo. Noi facciamo scelte anche azzardate, la nostra forza è forzare. Come con Nico Paz, quando arrivò, gli dissi subito: 'Devi giocare'. Era più forte già in quel momento e dall'inizio. Mi aspettavo fosse più indietro, ma ha quella forza e quella fame che alcune volte non puoi far aspettare".

C'è ancora una staffetta tra Douvikas e Morata?
"Qui non ci sono titolari, ogni settimana può cambiare le gerarchie. Tutti devono giocarsi il posto. Chi può incazzarsi o meno deve farlo poco perché magari poi gioca. Rispetto all'anno scorso va già meglio, non c'è qualcuno che molla in allenamento. Poi è una mia scelta su chi schierare".

Van der Brempt ancora centrale?
"Può giocarci, anche perché Fellipe Jack andrà in B a giocare. In futuro farà il centrale, sa come affrontare il ruolo in differenti modi. Anche Vojvoda è duttile: può fare il terzino destro e sinistro. E' importante che tutti riescano a fare tutto".

Cose non buone viste contro la Lazio?
"Abbiamo rischiato con una linea a 4 statica. Nel gol di Castellanos abbiamo sbagliato il tempo d'uscita e non va bene perché un errore può costare tanto. Per coraggio abbiamo fatto bene e su questo sono contento".

Cosa ci dice su Jimenez? Azon al Getafe?
"Ivan Azon è tornato dall'Ipswich perché non si è trovato l'accordo, non c'entravano le visite mediche. Ora sta andando all'Ipswich, sperando che si chiuda. Non arriverà una punta".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 28 agosto 2025 alle 15:54
Autore: Niccolò Anfosso
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