Ricetta Da Cunha: "Il Como cresce ma resta umile" a scriverlo è l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. "Ci stiamo evolvendo molto in fretta anche se cerchiamo di mantenere l’anima che si è costruita qui nel tempo all’interno del gruppo". Ecco uno stralcio dell'intervista:

Fabregas ha detto che si rivede in lei e che se potesse giocherebbe con undici Da Cunha.
"Forse il mister ha un po’ esagerato (ride). Ovviamente mi fa piacere, mi piace molto il suo modo di allenare e come ci fa giocare. La competizione è altissima ed è giusto così, per migliorare e crescere bisogna uscire dalla zona di comfort".

Centrocampo a due o a tre,dove si sente più a suo agio?
"Non cambia molto, sono ruoli diversi che prevedono cose diverse da fare all’interno del campo, però alla fine sempre di giocare a calcio si tratta,e al di là del modulo, abbiamo sempre la stessa impronta di gioco, impostata sull’aggressività e l’attacco".

Davanti Rodriguez può seguire le orme di Paz?
Sono giocatori un po’ differenti e ognuno ha il suo percorso di crescita.Jesus ha mostrato ottime qualità,vedremo cosa gli riserverà il futuro, fare paragoni non è mai giusto".

Nico può puntare al Pallone d’oro in futuro?
"Domanda difficile. Posso solo dire che giocarci insieme è un vero piacere. È un giocatore spettacolare, non devo dirlo certo io, e un ragazzo fantastico, anche perché non si monta la testa e lavora tanto per la squadra".

Dopo la vittoria contro la Lazio lei ha detto che quest’anno dovete alzare ulteriormente l’asticella, ma questo inevitabilmente vi porterebbe in Europa.
"L’errore più grande che possiamo fare in questo momento è pensare alla classifica dopo due partite. Ne mancano 36, sono tantissime, se iniziamo a fermarci per ragionare rischiamo solo di perdere la bussola. Testa bassa e lavorare, non siamo neanche all’inizio". 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 04 settembre 2025 alle 08:20
Autore: Daniele Luongo
vedi letture
Print