Massimo Brambati, interpellato da TMW, ha parlato della querelle relativa a Milan-Como: "Ha espresso un'opinione da calciatore che deve andare in Australia per giocare una partita di Serie A. I soldi? Ho capito, ma quando gli hanno fatto il contratto a Rabiot e Leao non sapevano che sarebbero andati lì a giocare. Non esageriamo, perché i giocatori non sono figurine, sono atleti. E se tu li spremi, sono sempre quelli, accorci le carriere e aumenti gli infortuni, diminuendo lo spettacolo. Lo vedi col tennis, con quanto è accaduto a Shanghai. I calciatori dovrebbero dire la propria? Ma alla mia epoca era un altro calcio, ho visto fare degli scioperi per solidarizzare con quelli delle categorie inferiori. Oggi dei giocatori sono delle aziende, che pensano solo al loro orticello. Dovrebbero essere i big quelli che si espongono, perché giustamente hanno più visibilità".

Sezione: News / Data: Ven 10 ottobre 2025 alle 16:20
Autore: Niccolò Anfosso
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