Tra i vari acquisti dell'estate lariana, Jayden Addai è sicuramente tra i più intriganti. Protagonista nella finale di Como Cup contro l'Ajax, della quale è stato MVP, l'olandese si è concesso ai microfoni de La Provincia per la sua prima intervista da giocatore del Como.

Sul trasferimento - “Pensavo che avrei iniziato la prossima stagione all’AZ, poi il mio agente mi ha detto che il Como mi voleva. È stata una scelta difficile, ma ho capito subito che qui sarei potuto diventare un giocatore di alto livello. Sono venuto qui per far parte di questo grande progetto e, spero, per fare un passo avanti, dimostrare al mondo le mie qualità e quelle del Como al mondo. Sono un dribblatore, sono esplosivo in velocità e cerco la conclusione. Queste sono le mie qualità, lavoro sodo per la squadra ogni secondo in campo".

Sulla Serie A -  “Da piccolo guardavo il Milan, la Juventus e l’Inter, ma poi crescendo ho smesso di seguire la Serie A assiduamente. Quando ho sentito parlare del Como, ho guardato 45-50 partite prima di decidere cosa fare. Penso che quello italiano sia uno dei campionati più belli perché ci sono molte squadre forti“.

Sul Como - “Abbiamo una squadra davvero forte, ma ci sono tante squadre competitive. Tuttavia, con il gioco possiamo diventare una bella realtà della Serie A. Non so dove arriveremo in classifica, ma dobbiamo migliorare e lavorare sodo per arrivare il più in alto possibile“.

Modelli - "M'ispiro a Cristiano Ronaldo, mentre per la posizione a Riyad Mahrez. Mi piace tutto quello che fa e vorrei avere le sue stesse giocate. Diciamo che io mi affido più alla velocità e ad altre cose, ma vorrei avere il suo tocco e le sue abilità e mi alleno per questo".

Chi è Jayden Addai? - “Sono una persona indipendente, quindi non ho bisogno di stare sempre con qualcuno, ma quando sono in gruppo mi trovo bene con tutti, mi hanno accolto bene. Gioco molto alla PlayStation e in Olanda esco con i miei amici, qui di solito esco con la mia ragazza o mio nipote, ma forse più avanti uscirò con i miei compagni di squadra. Mi piace anche aiutare le persone, ridere e cherzare con i miei compagni e divertirmi, ma sono anche serio e concentrato sui miei obiettivi. In Italia sono stato solo a Milano e Como, in questo periodo c'è molta gente. Ho scelto il 42 perché il primo posto in cui ho vissuto quando ero in Olanda aveva il codice postale 4042, quindi ogni volta che tornavo a casa vedevo quel numero. Mi piace anche il 22, ma il 42 è più il mio numero".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 03 agosto 2025 alle 12:30
Autore: Luca Bianchi
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