Cesc Fabregas ha parlato in sala stampa a margine della vittoria 3-0 contro l'Ajax che è valsa il titolo in Como Cup per i lariani: "Abbiamo giocato molto bene, ma non è stata la partita perfetta. L'Ajax è una squadra forte con identità simile a noi, sono giovani e vogliono pressare. E' stata una partita ad alta intensità nonostante fosse un'amichevole, è raro nel calcio di oggi vedere questa qualità tra squadre molto simili. Rimaniamo con i piedi per terra, c'è tanto da lavorare sulla nostra mentalità per avere continuità di essere sempre noi stessi. Vogliamo continuare su questa strada".

"Addai è un ragazzo molto interessante, l'abbiamo seguito molto lo scorso anno anche quando non aveva ancora giocato con l'AZ. Quando prendiamo tanti giocatori giovani c'è possibilità di trovare chi emerge subito come Assane e chi ha bisogno di più tempo come Nico Paz. Dobbiamo dargli il minutaggio per dargli la possibilità di esprimersi, arrivava da 6 settimane di stop dopo un brutto infortunio subito la scorsa stagione alla caviglia. Sta ritrovando il ritmo e piano piano sta facendo vedere il giocatore che è, ma ha la fame che per me è la cosa più importante in questo momento".

"Jesus Rodriguez? Doveva giocare mezz'ora, ha iniziato ad allenarsi il 21 ed alla fine così è stato. Ha subito un duro intervento alla tibia, ha provato a continuare ma poi è dovuto uscire. E' un giocatore forte e verticale, che ha qualità nell'uno contro uno e che attacca in profondità. Ha fatto bene nella scorsa stagione al Betis, ha altissimo margine di miglioramento e dovremo dare spazio anche a lui per potersi integrare al nostro calcio".

"Rigori? Lo scorso anno, analizzando le partite, notavamo come mancasse quel qualcosa in più per guadagnarci i rigori o fare assist con gli esterni. Non avevamo la forza di puntare nell'uno contro uno con più qualità e si è visto nel mercato che stiamo facendo come vogliamo colmare questo aspetto, portando più qualità in quella zona di campo".

"Avversari? Come detto qualche giorno fa, preferisco fare un allenamento forte che un amichevole dove vinco 10-0: non mi piaceva da calciatore e non mi piace ora perché non vedo l’evoluzione e la qualità del giocatore al suo massimo. Ora avremo Barcellona e Betis, due partite importanti, ma avremo 11 giorni senza giocare. Speriamo che arrivi un altro giocatore domani (Ramon, n.d.r.), magari un altro in settimana (Morata? n.d.r.).

"Douvikas mi è piaciuto molto con la palla tra i piedi: al Como deve venire chi ha fame. Si deve correre, pressare al massimo come oggi: questi aspetti mi fanno godere più di vedere un uno-due in mezzo al campo. Tasos ha fatto “un lavoro della madonna”.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 27 luglio 2025 alle 23:35
Autore: Luca Bianchi
vedi letture
Print